«Il Tempo, nel suo scorrere perpetuo e irresistibile,
trascina via con sé tutte le cose create,
e le sprofonda negli abissi dell’oscurità,
siano esse azioni di nessun conto o, al contrario,
azioni grandi e degne di essere celebrate,
e pertanto, come dice il grande poeta tragico,
“porta alla luce ciò che era nascosto e avvolge
nell’oscurità ciò che è manifesto”. [Sofocle]
Ma la Storia è un valido argine contro il fluire del tempo,
e in certo modo costituisce un ostacolo al suo flusso irresistibile,
e afferrando con una salda presa quante più cose galleggiano sulla sua superficie,
impedisce che scivolino via e si perdano nell’abisso dell’Oblio.»
Anna Comnena, Proemio dell’Alessiade.
Sono passati alcuni anni dal mio viaggio a Cipro, ciononostante conservo un ricordo molto intenso delle scoperte e delle emozioni provate visitando quest’isola. Il motivo di questo viaggio è legato allo studio di una piccola chiesa di epoca bizantina, situata nell’entroterra in una località montana chiamata Asinou.
Con un volo Milano-Larnaca si raggiunge questa città costiera affacciata sul lato est dell’isola, che guarda verso Damasco. Appena arrivati si avverte subito un connubio un po’ stridente tra cultura medio-orientale ed occidentale. Ai grattacieli degli hotel a 5 stelle e locali, come pizzerie e lounge bar del lungomare, si contrappongono le stradine lastricate e le case bianche o palazzine moderne delle strade limitrofe. E’ solo addentrandosi nei vicoli o nei centri più piccoli che si riesce ad assaporare la cultura e conoscere davvero la pluralità delle epoche e delle ricchezze offerte da Cipro. Infatti il vero centro storico della città è la chiesa dedicata a San Lazzaro.
In serata si esce alla ricerca di un posto carino in cui mangiare, percorrendo il lungomare e superati tutti i locali “superfighi”, si trova una piccola tavola calda con prodotti locali e personale poco formale, ma molto gentile e disponibile a capire il nostro inglese poco fluente. Assaporare le loro pietanze e gustare nuovi sapori speziati, le insalate rinfrescanti ricche di erbe sconosciute, in un luogo tranquillo, in compagnia di gente del posto, lontano dal viavai di turisti e di automobili, è bastato ad eleggere quel locale a nostro ristorante preferito, dove recarci tutte le sere.
Il primo giorno si affitta un auto con aria condizionata, visto il caldo assai intenso del mese di agosto. L’itinerario è già deciso: raggiungere la chiesa bizantina tanto studiata nel corso di laurea specialistica da diventare oggetto di studio per la mia tesi. Più avanti inserirò delle informazioni storico-artistiche più dettagliate riguardo le testimonianze di epoca bizantina presenti a Cipro tratte dalla tesi finale. Ma per ora mi piace proseguire con il racconto personale del viaggio che consiste di tutte le sensazioni e le esperienze secondarie allo studio vero e proprio, quelle che fanno del viaggio un’esperienza di vita.
Per esempio ricordo lungo la strada dapprima asfaltata poi sterrata e a tratti impervia che conduce alla località di Asinou, abbiamo dovuto rallentare e farci strada tra un gruppo di asini che risalivano con il loro carico la montagna. La loro presenza è stata un ritorno al passato, ai tempi lenti e costanti che caratterizzano la vita contadina e montana del posto. Ho pensato che il nome della località potesse avere un nesso con presenza indispensabile per gli abitanti dell’isola, di queste creature, docili e laboriose, che ci lasciavamo alle spalle.
Arrivati in cima alla salita, dai fianchi delle montagne, si apre una zona pianeggiante abbastanza ampia, circondata da boschi di conifere, ci troviamo di fronte una piccola costruzione con il tetto a spioventi, è la nostra chiesa! Nostra Signora Panagia Phorbiotissa.
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